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Se il paranormale diventa normale

Posted by curiositybox su 30 gennaio 2009

C’era una volta il P.E.A.R, ovvero il Princeton Engineering Anomalies Research, laboratorio dell’Università di Princeton (New Jersey – USA) specializzato nella ricerca sui fenomeni anomali.

Fondato e diretto dal professor Robert G. Jahn, per 28 anni il dipartimento ha tenuto fede alla sua mission, producendo non meno di 200 studi che comprovano di fatto l’esistenza e la consistenza di fenomeni anomali, quali la telepatia, o la psicocinesi.
Tali studi (pubblicati regolarmente su riviste scientifiche come Cellular & Molecular Biology, Foundations of Physics, Physics Bulletin, Chaos Solitons & Fractals, Ann. Physics, oltre che su riviste specializzate come il Journal of Scientific Exploration) hanno dimostrato insomma che la mente umana può interagire con la realtà oggettiva e perfino modificarla (confermando per altro le più famose scoperte della fisica quantistica) e che quanto abitualmente consideriamo “paranormale” è spesso normalissimo.

Ciò ha dunque incoraggiato gli scienziati, dopo un trentennio, ad orientarsi verso nuove e più inedite sfide, in campi di ricerca ancora inesplorati.

Il P.E.A.R. dunque non è stato affatto chiuso per mancanza di fondi e di risultati, come certa stampa ha voluto farci credere il 4 marzo scorso, ma si è semplicemente trasformato in una nuova struttura denominata: International Consciousness Research Laboratori, specializzata nello studio della coscienza umana, nuova vera grande frontiera dello scibile.

Una risoluzione più che comprensibile, dal momento che insistere per dimostrare ancora le possibilità della mente umana, sarebbe stato un inutile spreco di tempo e di energie (oltre che di danaro), una volta compreso che ben più vaste e misteriose sono le possibilità dell’umana coscienza. Una sta all’altra, infatti, come la singola cellula sta al corpo, come un pianeta sta all’universo e come l’uomo stesso sta probabilmente a ciò che egli chiama Dio.

Resta solamente da capire perché quella che parrebbe essere una svolta evolutiva e un’assunzione di grande responsabilità da parte degli scienziati di Princeton, ci sia stata propinata alla stregua di una sconfitta.

Chi ha paura di scoprire il potenziale umano ancora inutilizzato? Chi ha interesse che rimanga un segreto di pochi? E chi, soprattutto, crede che il proprio interesse sia veramente diverso da quello dei suoi simili, in un universo in cui tutto è UNO e in cui non si può danneggiare una parte – sia pure mantenendola semplicemente nell’ignoranza – senza danneggiare tutto il resto?

fonte: http://www.alpositivo.it    copyright 2007

Una Risposta to “Se il paranormale diventa normale”

  1. Ennibal said

    Credo che la risposta alle domande alla fine dell’articolo sia unica, e sia anche abbastanza evidente e scontata. E non penso che si tratti tanto di paura, quanto piuttosto di interesse, un interesse tanto più forte quanto più finalizzato alla sopraffazione della parte avversa. Del resto, l’interesse dei militari per questi argomenti non è né nuovo né segreto, visti gli sforzi e le ricerche già da tempo noti da parte delle due superpotenze in questo settore.

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